Le origini del packaging design: l’arte di confezionare dal neolitico a oggi

Il packaging design è una professione relativamente nuova, che concerne la creazione di confezioni e imballaggi per  prodotti di vario genere, che vengono messi in vendita

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Packaging

Il packaging design è una professione relativamente nuova, che concerne la creazione di confezioni e imballaggi per  prodotti di vario genere, che vengono messi in vendita. Possiamo definire tranquillamente questa attività come una vera e propria arte, che si avvale di un numero disparato di competenze; ovvero la parte tecnica della progettazione e la parte della grafica pubblicitaria, e creativa che si occupa del versante artistico della produzione. Le confezioni oltre essere belle da vedere e il più possibile esclusive, devono anche avere la capacità di conservare nel modo più corretto ed efficace il prodotto contenuto al suo interno, soprattutto se si tratta di genere alimentare o bevanda. Una nota agenzia che si occupa di confezioni e che citiamo ad esempio è la Packaging in Italy.

Un nuovo settore commerciale importante

Il packaging design è un nuovo settore commerciale, fonte di una nuova professione che richiede specializzazione, approfondimenti di studio, doti creative e organizzative. Tutte queste competenze possono essere acquisite attraverso corsi di specializzazione, master e quant’altro. E se anche è annoverato nell’elenco delle nuove professioni, il packaging design ha una sua storia, una sua origine, infatti andando molto indietro nel tempo possiamo osservare attraverso la storia gli albori del packaging design, che affondano le proprie radici nel primo bisogno sviluppato dall’uomo di conservare il proprio cibo; frutto della caccia e dei primi rudimenti dell’allevamento di animali e dell’agricoltura.  A questo proposito sono stati scoperti resti significativi nei ritrovamenti archeologici della chiara intenzione dell’uomo di creare dei contenitori, delle protezioni per il proprio cibo. Come ad esempio: conchiglie, zucche svuotate, tronchi cavi;  e nel contesto di un preistorico accenno di confezione, conservare attraverso involti creati utilizzando budelli di animali essiccati oppure fogliame.

Il progresso appoggia la nascita del packaging design

La tecnica conservativa con il passare del tempo si affina, infatti durante scavi e ricerche archeologiche sono stati ritrovati vasi in terracotta decorati, bisacce di pelle intrecciata, anfore per l’olio, urne per le spezie, ampolle per la frutta, e cesti di paglia; rudimentali ma efficacissimi strumenti di confezione del cibo, come appunto la paglia intrecciata,  le foglie e altri materiali di origine naturale e vegetale. Tutti materiali che vengono man mano sostituiti dalla carta, inventata in Cina intorno al ‘100 avanti Cristo. A seguire la scoperta della stampa e dei caratteri mobili che diede il via alla rivoluzione industriale per la produzione di prodotti di vario tipo, e alla nascita delle etichette che venivano stampate su carta, e apposte sulle confezioni.

Il packaging  fa passi da gigante

Soltanto nel 1800 però parte la realizzazione e la progettazione del vero e proprio packaging, il progresso fa passi da gigante e si arriva alla produzione delle macchine industriali per il vetro, si scopre il materiale plastico e viene avviata anche la produzione del cartone. La meccanizzazione e l’evoluzione tecnologica in questo comparto rende via via la qualità dei prodotti per realizzare confezioni sempre più elevata; da quel momento ad arrivare ai giorni nostri vengono introdotti altri materiali innovativi, con i quali realizzare confezioni idonee alla conservazione del cibo ma non solo. Viene messo in gioco un nuovo tipo di materiale chiamato “cellulosa” e introdotti anche sottili fogli di alluminio. Il packaging design assume anche quell’aspetto creativo e artistico che viviamo oggi. La produzione sempre più sofisticata conferisce alla “confezione” di un prodotto non solo lo scopo protettivo e contenitivo, ma anche lo scopo della presentazione; una veste elegante, ricercata, unica, ricca di raffinatezza, di immagini, colori e messaggi, poiché  su ogni confezione viene sempre anche stampato il nome del produttore e del prodotto, la qualità, i componenti, o gli ingredienti. Tutto quello che riguarda il prodotto racchiuso all’interno di essa. Il comparto si evolve velocemente e con grande successo.Il cammino del packaging non si è mai fermato, infatti da qualche decennio hanno visto la luce vere e proprie realtà lavorative chiamate agenzia di packaging design.

Nasce il consumo di massa

Ecco che il cammino della confezione raggiunge il massimo della propria espressione diventando anche bella da vedere, con elementi aggiuntivi di testo, di disegno. Questo importante traguardo sfocia  intorno agli anni trenta nell’introduzione del concetto di “consumo di massa” all’interno del quale la confezione prende il significato di “progettazione finalizzata a  migliorare le vendite”, un primo passo verso il nuovo orizzonte del marketing, che si delinea importante fin dalle prime battute. I vari materiali scoperti o inventati per creare confezioni sempre migliori diventano anno dopo anno dei veri cult del comparto, come ad esempio il tetrapak in uso ancora oggi, il la carta metallizzata, tutti materiali che utilizzati negli anni a venire non solo vengono impiegati in maniera industrializzata polistirolo, il PVC, la carta crespo, le veline, , ma anche in maniera artistica. E’ innegabile che quando ci rechiamo a fare shopping una confezione ci colpisce molto più di un prodotto confezionato in un involucro anonimo; quindi possiamo dire che la storia del packaging design parte dalle necessità dell’uomo di “avvolgere” il cibo, fino ad arrivare alla scoperta della propria creatività e della propria fantasia. L’abbinamento di questi due fattori e gli eccellenti risultati ci passano davanti agli occhi ogni giorno quando scegliamo un prodotto solo perché la confezione ci ha conquistato.

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