Case, bonus e ambiente. Deficit Italia: una persona su due non conosce la classe del proprio immobile

L'Italia è tra i paesi con il più alto numero di proprietari di casa. Secondo gli ultimi dati Censis, il 70,8% delle famiglie italiane è proprietaria della casa in cui vive e per il 92% è considerata un rifugio sicuro. Eppure, stando alle rilevazioni, una persona su due non conosce la classe energetica del proprio immobile

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Risparmio energetico, foto da Pixabay
Risparmio energetico, foto da Pixabay

L’Italia è tra i paesi con il più alto numero di proprietari di casa. Secondo gli ultimi dati Censis, il 70,8% delle famiglie italiane è proprietaria della casa in cui vive e per il 92% è considerata un rifugio sicuro. Eppure, stando alle rilevazioni, una persona su due non conosce la classe energetica del proprio immobile. Il dato sorprende, perché la classe energetica sta diventando importante sia per il valore in sé dell’immobile sia per le opportunità di vendita.

Dal 1° gennaio 2012, infatti, è obbligatorio inserire negli annunci di vendita e affitto degli immobili l’APE, ossia l’Attestato di Prestazione Energetica che contiene la classe e l’indice di prestazione energetica dell’abitazione.

Conoscere la classe energetica della propria abitazione è inoltre fondamentale anche per prendere coscienza di eventuali lavori necessari per riqualificarla. Una casa in classe G, ad esempio, ha una percentuale di emissioni nell’ambiente più alta con conseguenti consumi più elevati. Per tutelare l’ambiente e l’economia domestica, sarebbe dunque necessario intervenire con delle ristrutturazioni mirate.

Italiani e casa: stato dell’arte

Il parco edilizio italiano è obsoleto. Secondo i dati 6 immobili su 10 sono nelle classi energetiche più basse e necessitano di interventi di ristrutturazione profonda. Ne consegue che i consumi e le emissioni sono molto più alte e incidono in maniera consistente sull’inquinamento. Basti pensare che l’edilizia e i consumi energetici dell’abitazione costituiscono rispettivamente il 30% e il 40% dei consumi totali. È per tale motivo che in Europa si è deciso di intervenire con progetti condivisi di riqualificazione del parco edilizio che in Italia si sono tradotti nei bonus edilizi. Sarà l’occasione per svecchiare gli immobili, risparmiare sulle emissioni e migliorare la qualità della vita di ciascuno.

Riqualificare il parco edilizio italiano: i bonus

Nell’ultima legge di bilancio sono stati prorogati diversi bonus edilizi, che hanno l’obiettivo di favorire la riqualificazione degli edifici, nel rispetto degli impegni presi con l’Europa.
L’accesso al bonus è garantito a tutti i contribuenti, anche se, a seconda dell’agevolazione, ci sono dei requisiti da rispettare.
I bonus casa sono validi sia per le singole unità immobiliari sia per i condomini e si può utilizzare il bonus ristrutturazione e l’ecobonus per la ristrutturazione della seconda casa. Le agevolazioni, infatti, vengono calcolate per singole abitazioni e non per singoli contribuenti. Nella realizzazione ci si può affidare a ditte specializzate nei progetti chiavi in mano come Bassetti Home Innovation, che seguono la pratica dall’inizio alla fine ottimizzando costi e tempi.
I rimborsi previsti dai bonus vengono restituiti in 10 rate annuali sulla dichiarazione dei redditi, ma il vantaggio della ristrutturazione in termini di riduzione dei costi è subito evidente e permetterà di rientrare in poco tempo dell’investimento.

Ambiente: perché è importante la classe energetica

La classe energetica sarà un dato strategico per i prossimi anni. A marzo 2023, infatti, è stata approvata la direttiva europea sugli immobili green che ha l’obiettivo di portare tutte le abitazioni europee alla classe E entro il 2030 e alla classe D entro il 2033. Il provvedimento per le case green che riguarderà oltre il 70% degli edifici e che sta impensierendo il governo e i proprietari delle abitazioni che saranno obbligati a provvedere non solo all’elaborazione dell’APE per conoscere la classe energetica, ma anche alla riqualificazione delle abitazioni.
Per questo, negli ultimi mesi gli italiani hanno iniziato a prendere coscienza dell’importanza per l’ambiente della classe energetica. Non a caso, tra chi conosce la classe energetica della propria casa, il 45% ha un’abitazione che si trova tra la classe A e la D, a dimostrazione che la consapevolezza sta in chi si sta impegnando o si è già impegnato a uniformare la propria abitazione agli obiettivi di sostenibilità ambientale.

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