Maxioperazione della Guardia di Finanza di Crema, che ha portato allo scoperto una importante evasione fiscale messa in atto da alcune cooperative di facchinaggio. Secondo l’accusa, infatti, le coop – tra il 2012 e il 2016 – avevano effettuato lavori per 65 milioni di euro, senza dichiarare un centesimo e omettendo il versamento di un milione di euro di Irpef.
Il trucco portato alla luce dalla Finanza era piuttosto semplice. Venivano costituite le cooperative con prestanome stranieri, offrendo servizi a prezzi più bassi di quelli del mercato. Poi, al momento di pagare le tasse, i vertici mettevano le società in liquidazione, sparivano dalla circolazione e veniva aperta una nuova coop con nuovi titolari. Un giochetto messo in atto ben 11 volte. Indagate 11 persone e un commercialista milanese.