Stipendio medio: è maggiore in Italia o a Dubai?

Mentre in Italia la crisi si fa sempre più presente, gli Emirati Arabi Uniti presentano un’economia florida e sempre in costante crescita: in che modo queste contrapposte situazioni si riverbero sugli stipendi dei privati?

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Foto generica da Pixabay

Mentre in Italia la crisi si fa sempre più presente, gli Emirati Arabi Uniti presentano un’economia florida e sempre in costante crescita: in che modo queste contrapposte situazioni si riverbero sugli stipendi dei privati?

STIPENDIO MEDIO: COME SI CALCOLA?

Alla luce della gravosa situazione finanziaria che ormai da anni grava sul Tricolore, i lavoratori dello Stivale sono decisamente preoccupati sulla sorte del loro lavoro e del relativo compenso che sembra essere sempre più messo a repentaglio dalle attuali crisi. I numerosi studi effettuati, nonché le ricerche di celeberrimi Studi rilevano, infatti, che il mercato delle retribuzioni sta subendo i peggiori effetti nefasti della recessione economica, gravando totalmente sulle già depauperate tasche delle famiglie italiane.

STIPENDIO MEDIO: ITALIA

I rapporti pubblicati di anno in anno rivelano chiaramente che vi è una notevole differenza in base al ruolo ricoperto e al livello contrattuale dei diversi impiegati che vedono stime differenti tra loro ma, col passare del tempo, pure sempre, al ribasso. Volgendo lo sguardo a livello europeo, poi, secondo i dati dell’OCSE (l’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa) nel suo Taxing Wages 2021 dedicato al cuneo fiscale, l’Italia registra un tasso di stipendio medio interno più basso addirittura dell’anno 1990: in 30 anni le retribuzioni sono calate del 2,9%, posizionando così lo Stivale solo al decimo posto tra le nazioni europee con un salario medio di appena 30 mila euro. E’ evidente che la crisi economica in corso colpisca tutti gli Stati, ma l’Italia ne sta subendo i contraccolpi in maniera decisamente più devastante.

STIPENDIO MEDIO: EMIRATI ARABI UNITI

A fronte di questi numeri, infatti, vi sono realtà che sono riuscite da subito a proteggere la propria economia e, con essa, anche le finanze dei privati cittadini. In particolar modo, questo è il caso degli Emirati Arabi Uniti, Paesi celebri per la loro spiccata capacità economica: lo stipendio medio nei Paesi del Golfo Persico, infatti, è di 893 euro più alto rispetto a quello italiano. Come è possibile? Lo sviluppo economico degli UAE è correlato ai fondamentali interventi che le Autorità emiratine svolgono continuamente favorendo, così, il fiorire delle finanze interne. Inoltre, il terreno fertile rappresentato da questi Paesi permette quotidianamente di incrementare le risorse interne grazie ai numerosissimi investimenti che i migliori imprenditori internazionali effettuano negli UAE.

STIPENDIO MEDIO: DUBAI

In particolare, il territorio più ambito per gli investimenti è sicuramente Dubai. La sua economica vive di due caposaldi fondamentali: il commercio e il turismo. Tuttavia, ormai da diversi anni, l’emirato è divenuto il Paese con maggior attrattiva per numerosissimi italiani, e non solo, che decidono di trasferire in quest’area il proprio business. Perché? Molto semplice. Gli imprenditori più avveduti hanno individuato questo Paese come quello più interessante dal punto di vista economico, poiché offre una serie di vantaggi fiscali notevoli: basti pensare che nelle note Free Zone di Dubai la tassazione è azzerata.

STIPENDIO MEDIO: E’ MAGGIORE A DUBAI

Come abbiamo visto, lo stipendio medio è decisamente più alto a Dubai e la qualità di vita è tra le più alte al mondo: ad esempio nell’emirato la criminalità è completamente inesistente. Un Paese sicuro e potente che offre plurime opportunità di lavoro. Per sapere come muoversi, però, è fondamentale affidarsi a figure serie che conoscono il mercato e le procedure corrette: il professionista di riferimento del settore è Daniele Pescara, CEO di Falcon Advice, azienda leader per gli investimenti a Dubai che da oltre 10 anni assiste i propri clienti nelle pratiche burocratiche di aperture e trasferimento di società nei Paesi del Golfo Persico che rappresentano ad oggi la soluzione per gli imprenditori che desiderano proteggere e valorizzare il proprio business, grazie anche e soprattutto alle loro zone franche.

 

 

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